L’Accademia della Crusca custodisce da secoli il più importante archivio per
la storia della lingua italiana e unica testimonianza dell’attività
dell’Istituto fin dalla sua fondazione nel 1583. La sua peculiarità consiste
nella tipologia dei documenti che conserva. Oltre ai documenti relativi alla
compilazione delle cinque edizioni del Vocabolario (1612, 1623, 1691,
1729-1738, 1863-1923) si annoverano: diari, verbali, lezioni accademiche e atti
amministrativi, concorsi letterari, raccolte di carteggi, testi di lingua,
donazioni di spogli, studi e dizionari di studiosi non accademici. Esiste infine
un fondo di 147 opere manoscritte, databili tra il XIII e il XIX secolo,
depositato presso la Biblioteca dell’Accademia; il Catalogo di esso, redatto da
Severina Parodi, è consultabile in Accademia su supporto informatico. |
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Su progetto della stessa Severina Parodi, che tuttavia non ne ha
visto la realizzazione, e grazie al finanziamento dell’Ente Cassa di
Risparmio di Firenze, l’Archivio è stato trasferito nel luglio
2003 in due nuove sale dell’Accademia, appositamente allestite con tutte
le garanzie necessarie per un’adeguata conservazione del materiale. Il
patrimonio archivistico mancava di una moderna inventariazione, anche se
esisteva un catalogo redatto da Severina Parodi con l’ausilio del
database ISIS per i sec. XVI-XVII. Per questo, dopo la sistemazione
definitiva, si è proceduto, con il programma ArcheoTheke di
Crusca, alla redazione informatica di una Guida di orientamento, con
la consulenza della SAT (Sovrintendenza Archivistica per la
Toscana) che esercita la vigilanza e la tutela sull’Archivio
dell’Accademia della Crusca nella persona di Emilio Capannelli.
Parallelamente è già iniziata la catalogazione del materiale più antico
con la ricognizione e lo studio delle carte preparatorie per la prima
edizione del Vocabolario del 1612 e dei documenti riguardanti le altre
edizioni e l’attività dell’Accademia fino al 1783. |
L’Archivio dell’Accademia della Crusca si compone di due sezioni:
• l’Archivio Storico intitolato a “Severina Parodi” che conserva i più
antichi documenti dell’Accademia
• l’Archivio Moderno che contiene alcuni preziosi fondi aggregati del
Novecento di carattere linguistico e filologico
Tutti i dati archivistici finora elaborati sono consultabili nell'Archivio
Digitale.
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