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Nicoletta Maraschio professoressa emerita dell'Università di Firenze
Monica Berté e Maurizio Fiorilla
Laura Boldrini all'Accademia della Crusca
Max Pfister e Massimo Fanfani

VIVIT: VIVI ITALIANO


Archivio digitale integrato di materiali didattici, testi e documentazioni iconografiche e multimediali per la conoscenza allʹestero del patrimonio linguistico e storico‐culturale italiano, con particolare riguardo e destinazione a italiani all’estero di seconda e terza generazione; progetto FIRB; 2009-2013.

VIVIT è un progetto nazionale che riunisce cinque unità di ricerca.

Oltre all'Accademia della Crusca, che coordina il progetto, le altre unità di ricerca sono il CLIEO e il MICC (centri di eccellenza dell'Università di Firenze), l'Università di Modena e Reggio Emilia e l'Università di Padova. Il progetto VIVIT viene finanziato tramite il FIRB, Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base (anno 2006) del Ministero dell'Università e della Ricerca; il finanziamento è diventato effettivo nel dicembre 2008.

 

Il progetto VIVIT si propone di costituire un grande archivio digitale che:
a) integri le banche dati esistenti;
b) ne aggiunga di nuove specificamente costruite con materiali didattici funzionali all’insegnamento dell’italiano L2 e a una conoscenza d’insieme della civiltà italiana;
c) contenga percorsi differenziati a seconda della possibile utenza estera (insegnanti universitari, insegnanti di altri ordini di scuole, persone interessate all’autoapprendimento, animatori di iniziative culturali di vario genere).

 

Tale costruzione mira a superare i limiti spesso segnalati nel materiale didattico e documentario destinato all’estero, nel quale:

- l’insegnamento linguistico non tiene sufficientemente conto del doppio versante contrastivo che si presenta per gli apprendenti di origine italiana: verso la lingua del paese ospitante e verso la tradizione linguistica, propriamente dialettale, di cui erano portatori gli antenati emigranti;
- l’aspetto della motivazione all’apprendimento dell’italiano è scarsamente calibrato sulle specifiche situazioni degli “oriundi”, nei quali possono sussistere resistenze verso tale apprendimento, dovute a connotazioni socioculturali ritenute negative della propria origine;
- manca un collegamento tra la conoscenza dell’italiano, come odierna lingua parlata, e altri orizzonti linguistici (accostamento alle altre lingue neolatine) e culturali (storia della civiltà italiana nel panorama della cultura europea).

 

    Avvisi da Crusca

    • Il Tema

      La competenza linguistica dei giovani italiani: cosa c'è al di là dei numeri?, di Rosario Coluccia.

      La discussione è aperta nella sezione "Il Tema".

    • Premio Tramontano 2019

      Pubblicato l'elenco dei candidati ammessi alla prova. L'elenco è consultabile qui.

    • Lessicografia della Crusca in rete: possibili problemi di accesso

      Nei prossimi giorni, a causa di interventi tecnici, la piattaforma lessicografia.it potrebbe non essere sempre accessibile. Ci scusiamo per gli eventuali disagi causati agli utenti.