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G. Fanello Marcucci, C. Marazzini, G. Di Leo e N. Maraschio
Il presidente Claudio Marazzini con Claudia Arletti e Mario Calabresi
Da sinistra: Benedetti, Givone, Benintende, Maraschio, Ravenni, Lavia
XII Convegno ASLI

Giovanni Nencioni a dieci anni dalla scomparsa - VII edizione del Premio Giovanni Nencioni


07/09/2018

Martedì 11 settembre 2018 alle ore 14,30, nella sede dell’Accademia della Crusca, in via di Castello 46 a Firenze, si terrà la giornata di studio “Giovanni Nencioni a dieci anni dalla scomparsa”.

Giovanni Nencioni (Firenze, 11 settembre 1911 - 3 maggio 2008), laureato in legge con Piero Calamandrei, linguista e lessicografo, è stato uno dei maggiori storici della lingua italiana, accademico dei Lincei, ha insegnato nelle Università di Roma, Bari, Firenze e presso la Scuola Normale Superiore di Pisa ed è stato presidente dell'Accademia della Crusca dal 1972 al 2000.

L’accademia vuole così rendere omaggio allo studioso a dieci anni dalla sua scomparsa e metterne in luce le molteplici linee di ricerca, oltre al ruolo fondamentale che ha avuto nella direzione dell’Accademia per quasi trent’anni.

 

Partecipano ai lavori: Claudio Marazzini (Presidente dell’Accademia della Crusca), NicolettaMaraschio (Presidente Onoraria dell’Accademia della Crusca), Gianluigi Beccaria (Università di Torino e Accademico della Crusca), Pier Marco Bertinetto (Scuola Normale Superiore di Pisa), Salvatore Claudio Sgroi(Università di Catania), Francesco Sabatini (Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca), Salvatore Settis(Scuola Normale Superiore di Pisa), Elisabetta Benucci e Rita Romanelli (Ricercatrici dell’Archivio dell’Accademia della Crusca).

 

Alle ore 17,30 si terrà la cerimonia di consegna del “Premio Giovanni Nencioni per una tesi di dottorato in linguistica italiana discussa all’estero”, giunto quest’anno alla VII edizione, con la partecipazione del Presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, del Presidente dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca Aureliano Benedetti e di Paolo D’Achille, membro della Commissione giudicatrice.

Il premio, istituito nel 2012 grazie al sostegno dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca - Onlus, intende ricordare la costante attenzione di Giovanni Nencioni ai giovani e alla diffusione della lingua italiana e degli studi di linguistica italiana all’estero. Il premio consiste in un assegno di 2.000 euro, finanziato dall’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca, e in un soggiorno di studio gratuito di un mese presso l’Accademia.

Per l’edizione 2018 sono risultate vincitrici ex aequo le giovani studiose italiane Francesca De Blasi e Daniela D’eugenio. Daniela D’Eugenio per la tesi di dottorato intitolata “Transferring Paremias. Cultural, Linguistics, and Literary Transitions of Proverbs and Proverbial Phrases by Vincenzo Brusantino, Pompeo Sarnelli, and John Florio”, discussa presso la City University of New York il 5 dicembre 2017 (relatore Hermann W. Haller). Francesca De Blasi per la tesi di dottorato intitolata “Per un lessico dei poeti della Scuola Siciliana (LPSs)”, discussa in cotutela presso l’Università del Salento e l’Université de Lorraine nell’anno accademico 2016/2017 (relatori Marcello Aprile e Yan Greub).

 

Daniela D’Eugenio ha presentato la sua tesi di dottorato (Graduate Centre, CUNY) dedicata allo studio dei proverbi (ma anche delle frasi proverbiali e dei wellerismi, complessivamente definiti paremie) utilizzati da tre autori (Vincenzo Brusantino, John Florio e Pompeo Sarnelli). La tesi, che si inserisce nel filone di ricerca paremiologica già seguito dalla D’Eugenio (nella tesi di laurea aveva curato l’edizione e il commento della inedita raccolta  di proverbi di Lionardo Salviati, cod. Cl. I 394 della Biblioteca Ariostea di Ferrara, ora entrata nella banca dati sui proverbi dell’Accademia della Crusca), risponde a un obiettivo preciso e originale: dimostrare la polimorfia e la polisemia, la mutabilità formale e semantica e l’adattabilità testuale di espressioni linguistiche come le paremie, di solito percepite come strutture rigide, poco soggette al cambiamento e tipicamente legate a una determinata cultura. La commissione ha particolarmente apprezzato l’originalità del lavoro, la sensibilità linguistica e letteraria dell’autrice, e la prospettiva culturalmente ampia da lei adottata, caratteristiche particolarmente rispondenti allo spirito nencioniano.

 

La tesi di dottorato di Francesca De Blasi discussa in cotutela presso l’Università del Salento e l’Université de Lorraine prende avvio dall’edizione dei componimenti dei siciliani e dei siculo-toscani uscita nel 2008La De Blasi progetta un repertorio lessicografico concepito con metodologia nuova. L’autrice mostra in tale lavoro una sicura preparazione in campo storico-linguistico e più specificamente lessicografico che ha potuto maturare anche attraverso la collaborazione con importanti istituzioni e imprese quali il LEI, il TLIO e il DERom. Parallelamente mette a frutto esperienze di indagine lessicografica concepite in modo dinamico, con analoga apertura alla variantistica, prima in ambito provenzale e poi italiano (si pensi al Vocabolario dantesco in via di realizzazione presso l’Accademia della Crusca e l’Istituto OVI-CNR): esperienze che si pongono proprio nel solco dell’insegnamento di Giovanni NencioniLa commissione ha particolarmente apprezzato la solida base teorica della studiosa, nutrita da studi di lessicografia italiana ed europea, lo scrupolo e l’acribia dell’indagine da cui deriva un contributo significativo suscettibile di proficui e vari ampliamenti.  

 

Alle ore 18 chiuderà la giornata un Concertoa cura del Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze, del Quintetto di fiati composto da Paolo Zampini (Docente di flauto e Direttore del Conservatorio), Simone Bensi (Docente di oboe), Fabio Battistelli (Docente di Clarinetto), Corrado Dabbene (Docente di fagotto), Guido Corti (Docente di corno e musica d’insieme per fiati).

Musiche di Giuseppe Maria Gioacchino Cambini (1746-1825): Quintetto n. 1 op. 45 in si maggiore: allegro maestoso, largo cantabile, allegro grazioso e di Giulio Baldassarre Briccialdi (1818-1881): Pot-pourri fantastico sul Barbiere di Siviglia del M° Rossini per quintetto a fiati op. 4.

Il concerto rientra nella manifestazione “Incontra la Crusca”, realizzata con il contributo della Città Metropolitana di Firenze.

 

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