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G. Fanello Marcucci, C. Marazzini, G. Di Leo e N. Maraschio
Il presidente Claudio Marazzini con Claudia Arletti e Mario Calabresi
Da sinistra: Benedetti, Givone, Benintende, Maraschio, Ravenni, Lavia
XII Convegno ASLI

La romanistica svizzera del primo Novecento e l'Italia - Firenze 9 e 10 novembre 2016


08/11/2016

Si svolge a Firenze, presso l’Accademia della Crusca mercoledì 9 e giovedì 10 novembre, il convegno internazionale di studi La Romanistica svizzera della prima metà del Novecento e l’Italia.

Il Convegno si tiene sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è organizzato dall’Accademia della Crusca e dall’Osservatorio Linguistico della Svizzera Italiana, con il patrocinio dell’Ambasciata diSvizzera in Italia, con la collaborazione della Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, dell’Università di Berna, dell’Istituto Svizzero e dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca - Onlus.

La romanistica svizzera del primo Novecento ha conosciuto un numero eccezionale di grandi maestri nelle diverse discipline e di opere straordinarie: nella filologia romanza W. Meyer-Lübke e il REW, W. Von Wartburge il FEW; nella dialettologia J.L. Gilliéron e l’ALF, K. Jaberg e J. Jud e l’Atlante linguistico ed etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale, AIS; P. Scheuermeier e Il lavoro dei contadini. Studiosi e opere strettamente legati all’Italia. Per tacere di altri nomi eccellenti di protagonisti quali de Saussure, Gauchat, Bally, Frei e il tedesco G. Rohlfs autore della Grammatica della lingua italiana e dei suoi dialetti. Una stagione unica e felicissima della linguistica elvetica che si è inserita nel contesto europeo, precorrendo la problematica oggi in primo piano della variazione linguistica: e in questo sta la specificità della presenza svizzera nella linguistica contemporanea.

Assieme a queste tematiche, trattate da relatori di diverse università europee, verrà presentata un’opera pioneristica del 1956, molto citata e poco letta, oggi finalmente tradotta in italiano e pubblicata da F. Cesati a Firenze: la tesi di laurea del romanista zurighese Robert Rüegg, sulla geografia linguistica dell’italiano parlato.

A conclusione del convegno si terrà il concerto Canzoni per Roberto. Mathias Rüegg, noto e apprezzato pianista jazz, ricorderà il padre Robert con l’esecuzione di alcuni lieder assieme alla soprano Lia Pale (della Vienna Art Orchestra). Testi di Francesco d’Assisi, Heinrich Heine,
Wilhelm Müller, Rainer Maria Rilke – Musiche di M. Rüegg.

Il convegno si apre mercoledì 9 alle ore 15 con Claudio Marazzini (Presidente dell’Accademia della Crusca), Bruno Moretti (Università di Berna / OLSI), Hans Goebl (Università di Salisburgo), Gaetano Berruto (Università di Torino), Annalisa Nesi (Università di Siena), Sandra Covino (Università per Stranieri di Perugia) e prosegue giovedì 10 dalle ore 9.00 con Nicoletta Maraschio (Università di Firenze), Glauco Sanga (Università Ca’ Foscari di Venezia), Lorenzo Filipponio (Università di Zurigo), Sabina Canobbio (Università di Torino), Aline Kunz (Università di Berna), Lorenzo Tomasin (Università di Losanna), Merjema Adilovic, Cléo Morreale e Greta Verzi (Università di Losanna), Teresa Poggi Salani (Università di Siena), Tullio De Mauro (Università di Roma “La Sapienza”) e Sandro Bianconi (Accademia della Crusca).

Ufficio Stampa Accademia della Crusca - Via di Castello, 46 - 50141 Firenze
Paolo Belardinelli - cel. 392-3478421
tel. 055-454277 o 78 - fax 055-454279
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