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G. Fanello Marcucci, C. Marazzini, G. Di Leo e N. Maraschio
Il presidente Claudio Marazzini con Claudia Arletti e Mario Calabresi
Da sinistra: Benedetti, Givone, Benintende, Maraschio, Ravenni, Lavia
XII Convegno ASLI

webserie


rete, mass media

Ambito d'origine: rete

 

Varianti: web serie, web-serie, serie web, web series, webseries

 

Categoria grammaticale: sost. f. inv.

 

Definizione: produzione audiovisiva in più episodi destinata a essere distribuita e fruita in rete.

 

Etimologia: calco strutturale dell’inglese web series con mantenimento del primo elemento inglese e dell’ordine determinante/determinato.

 

Prima attestazione: 2000

"La loro ultima webserie «Planet Invasion», all'indirizzo www.planetinvasion.com, online da pochi giorni è già affollatissima di visitatori" (Beatrice Rutiloni, E la digital poetry parte dalla capitale, Repubblica.it, sez. ROMA, p. 6, 22/10/2000).

 

Periodo di affermazione: 2013-2014

 

Presenza sui dizionari

Vocabolario Treccani 2017, ZINGARELLI 2018 (s.v. serie e web)

*Neologismi 2017 Treccani on line

 

Diffusione al 05/11/2018

Google: 832.000 risultati (242.000 web serie; 193.000 webserie; 76.000 serie web; 254.000 web series; 67.000 webseries).

Repubblica: 1450 risultati (431 web serie; 454 webserie; 127 serie web; 173 web series; 265 webseries)

 

Note

La parola webserie (o web serie) ha origine dalla locuzione inglese web series (usata tanto come singolare quanto come plurale), espressione che l’Enciclopedia Treccani registra nel Lessico del XXI secolo (2013) e che viene utilizzata anche in italiano come prestito integrale. Sebbene una delle possibili traduzioni web series sia serie web (che mantiene l’anglicismo spostandolo come secondo elemento), ha avuto maggiore successo la forma che mantiene l’ordine determinante+determinato, realizzata con diverse scritture: webserie, web-serie, webserie. La forma web serie (e la variante univerbata webserie) è presente nell’ultima edizione dello ZINGARELLI 2018 (Ed. 2017) dove non è registrata tra i lemmi, ma compare sotto le voci web e serie (così anche nello ZINGARELLI 2019). Nel Vocabolario Treccani (2017) ritroviamo web serie nuovamente sotto la voce web come locuzione sostantivata unicamente con grafia separata. Il Vocabolario Treccani online però mette a lemma come neologismo (Neolog. 2017) anche la forma con grafia unita webserie. L’espressione è trattata dai dizionari come uno dei neologismi di recente formazione coniati a partire dalla parola web e al web relazionati (web community, webmail, webcast, web fiction, ecc.). In italiano la parola web, oltre che come sostantivo maschile (il web), può avere anche valore aggettivale (sito web), e può comparire come primo elemento in parole composte, in associazione a un sostantivo per lo più inglese di cui precisa il significato: web editor ‘colui che crea contenuti per la rete’, webcam ‘telecamera da usare in rete’ (Devoto-Oli 2018). In questo uso, web si comporta come un prefissoide del quale si è persa l’autonoma funzione sintattica, connotato esclusivamente da un generico significato connesso con la rete. La parola webserie (o web serie) presenta dunque un aspetto ibrido: mantiene la struttura inglese web+sostantivo, ma, a differenza della maggior parte delle espressioni coniate dalla parola web, impiega un sostantivo italiano anziché inglese (serie invece che series). L’eliminazione della -s in series, interpretata come morfema che normalmente marca il plurale in parole inglesi, potrebbe essere l’esito della necessità di rendere la parola al singolare, fraintendendo il fatto che series in inglese, come serie in italiano, è un sostantivo invariabile e resta tale anche al singolare (una serie/due serie = one series/two series). Inoltre, in questo processo avrà avuto un ruolo la quasi totale identità grafica di serie e series.

Anche la consultazione di dizionari, quotidiani e libri sembra indicare che si vada consolidando la forma univerbata, anche rafforzata dalla comparsa di derivati che l’assumono come base di partenza (webseriale).

 

Esempi d’uso

  • "Certamente le webserie sono un fenomeno al confine tra struttura narrativa formalizzata, di origine chiaramente televisiva e seriale e user generated cotent (UGC), etichetta con la quale si intendono tutti quei contenuti autoprodotti dagli utenti della Rete" (Romana Andò e Roberto Marinelli, YouTube Content Creators: Volti, formati ed esperienze produttive nel nuovo ecosistema mediale, Milano, EGEA spa, 2017).
  • "Quattro donne sono le protagoniste della serie web «Casa Oltre» trasmessa sui canali social del marchio di moda dal 12 marzo" (Filippa Lagerbäck, la moda e l’amore, Corriere.it, sez. Moda, 9/03/2018).
  • "Seguitissimo dai trentenni, il comico romano arrivato è al successo con la web series Esami, che ha raccolto oltre 7 milioni di visualizzazioni su YouTube, da lui scritta e interpretata in cui da universitario (è laureato in legge) dava consigli ad altri studenti" (Cecilia Cirinei, Ferrario, dal web al palco così ridono i trentenni, Repubblica.it, 6/5/2018).

 

Veronica Boschi

 

 

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