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G. Fanello Marcucci, C. Marazzini, G. Di Leo e N. Maraschio
Il presidente Claudio Marazzini con Claudia Arletti e Mario Calabresi
Da sinistra: Benedetti, Givone, Benintende, Maraschio, Ravenni, Lavia
XII Convegno ASLI

selfie*


rete, mass media
2012

Definizione: fotografia scattata a sé stessi, tipicamente senza l’ausilio della temporizzazione e destinata alla condivisione in rete.

Il termine entra nell’uso italiano come prestito non adattato dall’inglese selfie, composto da self e dal suffisso -ie (o, in casi più rari, -y). La quasi contemporaneità con cui il termine si attesta in inglese e in italiano testimonia la grande permeabilità ai forestierismi, e in modo particolare agli anglismi, del milieu linguistico da cui selfie proviene: la lingua del web e dei social network.

Sulla rete anglofona la parola inizia infatti a circolare nei primi anni 2000 (con apparizioni dal 2002 sull’Oxford English Corpus). La prima apparizione lessicografica è del 2005, quando viene registrata dagli utenti di Urban Dictionary (un famoso dizionario in rete compilato dagli utenti stessi) nella grafia selfy: questo ne conferma l’utilizzo già diffuso in precedenza, in particolare sui siti e social network che allora permettevano di condividere foto (Flickr e MySpace). Presente dal 2009 in Wiktionary (altro dizionario controllato direttamente dai lettori), è stata recentemente registrata come neologismo (agosto 2013) ed eletta “parola dell’anno”dagli Oxford Dictionaries.

È ragionevole ipotizzare che selfie si sia ugualmente, ma con un lieve ritardo, diffuso tra gli utenti italiani dei social network fino alla prima attestazione giornalistica in rete (su “Vanity Fair” l’8 dicembre 2012), per poi approdare alla carta stampata e agli altri mass media (radio, televisione) nel corso dell’estate 2013. I risultati di una ricerca di selfie sulle pagine in italiano di google.it sono circa 200.000 (130.000 se ristretti alle pagine dall’Italia).
Il termine occorre anche in composti (selfie-mania, selfie-generation), che ne testimoniano la produttività e l’avvenuta emancipazione dal ruolo di parola chiave o hashtag, nella forma preceduta da cancelletto #selfie.

La parola si trova attualmente in una fase di incertezza riguardo al genere grammaticale, con una prevalenza della scelta del genere maschile: 3.900 risultati per “il selfie”, 1.400 per “la selfie”; 4.500 risultati per “un selfie”, 2.020 per “una selfie”. L’oscillazione della preferenza tra l’articolo maschile o femminile dipende dal prevalere alternato dell’idea del corrispondente italiano autoscatto o fotografia (rimandiamo a questo proposito alla scheda di Raffaella Setti dedicata al genere dei forestierismi). Notiamo tuttavia che la prevalenza del determinativo maschile può essere additata all’attrazione esercitata dagli altri composti di self- presenti in italiano (self-control, self-service, self-help, self-government), mentre quella dell’indeterminativo femminile dal magnetismo giocato da espressioni quali “spararsi una dose”, “spararsi una posa” e simili sul contesto ricorrente “spararsi una selfie”

Non siamo qui di fronte, come sembra a prima vista, a un prestito “di lusso”, ossia un prestito per il quale esisterebbe già un traducente italiano. Selfie non è un sinonimo perfetto di autoscatto (in nessuno dei suoi due sensi di ‘dispositivo per far scattare con ritardo una macchina fotografica’ e di ‘fotografia in cui chi scatta è anche il soggetto’), come del resto in inglese non lo è di automatic shutter release né di self-shot o self-portrait: come suggerito dagli Oxford Dictionaries Online, il termine indica una fotografia scattata a sé stessi e tipicamente senza l’ausilio della temporizzazione, con uno smartphone o una webcam, destinata a essere condivisa sui social network (‘a photograph that one has taken of oneself, typically one taken with a smartphone or webcam and uploaded to a social media website’). Non è un caso, infatti, che la pratica del selfie abbia avuto un boom di diffusione in contemporanea con l’introduzione della telecamera frontale negli smartphone.

Attestazioni

  • Vanity Fair.it (8/12/2012) “siamo diventati tutti un po’ fanatici del fare e farci foto, consumando i polpastrelli in un pullulare di autoscatti che gli americani hanno ribattezzato «selfie»: immagini di sé, autoprodotte, in cui si annulla massimamente la distanza fra il soggetto rappresentato e l’autore della foto.”
  • Repubblica.it (11/7/2013) “Scatta così il «selfie» felino, l'autoscatto realizzato direttamente dal proprio gatto grazie a una serie di nuove application come SnapCat e Cat Selfie”
  • Corriere.it (31/8/2013) “«Selfie» è una delle parole introdotte mercoledì nell'Oxford English Dictionary. Vuol dire «autoscatto». Non quello tradizionale, in cui s'impostava il timer della macchina fotografica e si correva freneticamente a prendere posizione. «Selfie» è l'autoscatto realizzato col telefono/smartphone, allungando la mano.”

[a cura di Simona Cresti]

10 gennaio 2014

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