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La presentazione dei lavori di restauro della Grotta degli animali
Passeggiate d'autore: "Claudio Tolomei, umanista del Cinquecento"
Andrea de Rosa
Il presidente della Repubblica nella Sala delle Pale

perlescenza*


special languages
First evidence: 
1991

Definizione: effetto visivo che si produce quando una superficie colpita dalla luce manda, o crea l’illusione di mandare, riflessi perlacei o madreperlacei particolarmente lucenti e brillanti.

La parola è calco dell’ingl. pearlescence ‘effetto perlaceo, madreperlaceo’ ed è rifatta sul modello di iridescenza e opalescenza. Mentre il sostantivo perlescenza è attestato in italiano solo dal 1991, l’aggettivo che ne deriva, perlescente, circola già negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento nel linguaggio della chimica industriale, in particolare nel campo delle plastiche e delle vernici, e indica la caratteristica di alcuni pigmenti, o di sostanze ad essi affini, di conferire, alle colorazioni cui vengono aggiunti, luminosità cangianti, appunto di tipo perlaceo, attraverso fenomeni ottici di interferenza o diffrazione.

Oltre che nelle vernici, i pigmenti perlescenti hanno trovato applicazione nel settore delle resine e della cosmetica, dell’industria cartaria, del vetro, nell’industria tessile, dove la perlescenza definisce la qualità di un tessuto di possedere un colore mutevole e variabile se visto sotto luci diverse o da angolazioni diverse. Un uso inatteso si trova nell’industria alimentare, in particolare dolciaria o del cake design. Nel campo della grafica e della progettazione sul web, la perlescenza caratterizza inchiostri speciali per brochure, etichette e carte di pregio.

La parola non è stata finora registrata da alcun dizionario dell’uso in quanto gli ambiti in cui viene utilizzata sono per la maggior parte specialistici; inoltre la presenza nel lessico italiano di altre parole come opalescenza e iridescenza che esprimono, anche in contesti tecnici, un significato simile, rallentano l’affermarsi della parola.

Testimoniano l’uso incipiente di perlescenza, e soprattutto dell’aggettivo perlescente, alcuni  impieghi figurati rintracciabili nel linguaggio della critica d’arte a partire dal 1997, dove la perlescenza è semplicemente la proprietà di ciò che ha un aspetto lucente, che riflette (o sembra riflettere) la luce come la madreperla.

 

Attestazioni

  • Presentata la nuova linea Neutro Roberts, in «L’Europeo», 22, 31 maggio 1991, p. 129: «La trasparenza e perlescenza ed il profumo tenue e delicato sottolineano il concetto di prodotti che pur svolgendo un'azione efficace, sono assolutamente non aggressivi e rispettano il naturale equilibrio di pelle e capelli».
  • Da Padovanino a Tiepolo: dipinti dei Musei civici di Padova del Seicento e Settecento, a cura di Davide Banzato, Adriano Mariuz, Giuseppe Pavanello, Milano, F. Motta, 1997, p. 581: «Nonostante le condizioni della tavola, il colore si lascia ancora valutare nel variare delle gamme calde dal violaceo cupo delle prugne, contrappuntato dalla perlescenza dell'uva, al carminio spento delle pesche e delle mele cotogne illuminate di giallo acido, fino al bruno della zucca».
  • Zandomeneghi, De Nittis, Renoir. I pittori della felicità, a cura di Tulliola Sparagni, Emanuela Angiuli, Milano, Skira, 2007, p. 99: «il nudo femminile all’aperto resta invece una costante di Renoir […], come la Baigneuse in mostra dalle forme opulente e dalle sfumature perlescenti».
  • http://www.recolor.it/prodotto/setalux-decorazione-perlescente/ (consultato il 31.1.2015): «La perlescenza abbinata ai Glitter e al quarzo naturale, crea sulle pareti un effetto prezioso e scintillante».

 

[a cura di Manuela Manfredini]

5 February 2015